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Il carnevale e il suo incantesimo diventano un progetto artistico
La Nuova Sardegna, 21/03/2015
La mente e il braccio. L’ispirazione e il gesto che forgiano la materia. Sono gli elementi da cui nasce il progetto artistico di Nicola Marongiu e Alfonso Canfora che partono dalla Sartiglia e da uno dei suoi simboli – la maschera – per affrontare un affascinante e misterioso viaggio alla ricerca del significato ancestrale dell’antico rituale. Non ci si ferma, quindi, al carnevale, ma questo è il mezzo per volare verso frontiere che solo l’arte e l’antropologia possono raggiungere.
E quelle maschere, che grazie all’abilità dell’artigiano Alfonso Canfora prendono forma, accompagnano il percorso interiore di Nicola Marongiu, lanciato alla scoperta degli «archetipi e della natura, in cui i simboli legati alla Sardegna sono vissuti in una nuova luce: una dimensione ancestrale, pura, nella quale finalmente sono riconosciuti come unità».
Per la presentazione del progetto – il sito internet è www.sasartiglia.com – è stato scelto il Liceo Classico De Castro, dove si è tenuta la conferenza “Sa Sartiglia e l’incantesimo della pioggia”, con due relatori d’eccezione come il linguista e geografo ambientale Salvatore Dedola e la biologa nutrizionista Maria Laura Fois. Accanto a loro le prime opere del progetto, il trittico ΔL-Maitzóla-Abba e il trittico Equinóziu, con le maschere a fare da sintesi al tema che ha accompagnato gli interventi. È stata l’ acqua la vera protagonista della conferenza e l’acqua ritorna costantemente, oltre che nella simbologia e persino nell’etimologia dei termini di tanti carnevali isolani.
Da simbolo primordiale irrompe sotto varie forme nella contemporaneità, arrivando a diventare il vero filo di Arianna che unisce l’ispirazione artistica di Nicola Marongiu alle creazioni manuali di Alfonso Canfora.
Enrico Carta